Journals

Ayaangwaamizin: The International Journal of Indigenous Philosophy
Publisher: Lakehead University. Ayaangwaamizin is a refereed academic journal devoted to the examination of Indigenous thought. Its existence is a recognition of the growing number of Indigenous scholars who are engaged in critically examining the ideas and concepts in their own cultural traditions as well as in others. The purpose of Ayaangwaamizin is to provide a forum for dialogue on Indigenous thought. Published semi-annually.

American Journal of International Law, American Society of International Law, trimestrale.
Edita a partire dal 1907 a cura dell' American Society of International Law, questa rivista rappresenta un punto di riferimento imprescindibile nel dibattito giusinternazionalistico nordamericano. AJIL si articola in tre sezioni: una prima parte è dedicata ai contributi scientifici propriamente detti, in genere relativi al diritto internazionale ma con significative deviazioni verso la teoria internazionalistica. Una seconda sezione raccoglie un ampio numero di approfondite recensioni librarie. Infine nelle ultime pagine si trova un repertorio delle più importanti decisioni delle corti internazionali.
Il sito della rivista contiene gli abstracts relativi agli ultimi numeri. La pagina fa parte del vastissimo sito dell'American Society of International Law, incredibilmente ricco di materiale, database, links.

Cahiers des Amériques Latines
lingua: francese
periodicità: semestrale

I Cahiers des Amériques Latines sono stati fondati nel 1968 e una nuova serie è stata lanciata nel 1985. Sono collegati all'IHEAL (Institut d'Hautes Etudes sur l'Amérique Latine) e al CREDAL (Centre de Recherche), centri di ricerca sull'America Latina dell'Université Paris 3-Sorbonne Nouvelle, oltre cha al CNRS. Ai Cahiers collaborano anche ricercatori di altre università francesi. Pur focalizzando la propria attenzione sull'America Latina, la rivista tratta tematiche molto ampie e di interesse generale. Caratteristico dei Cahiers è l'approccio pluridisciplinare agli argomenti trattati. Molte le discipline rappresentate: la geografia, la storia, l'antropologia, la demografia, la sociologia, l'economia, le scienze politiche...Ogni numero comprende quattro rubriche permanenti: una di informazione su fatti di attualità, un dossier su un tema o un paese, che è in genere il risultato di una ricerca applicata o di una ricerca teorica originali, una rubrica di contributi liberi ed una dedicata alla informazione scientifica e alla cooperazione.

Les Cahiers du Brésil Contemporain
lingua: francese
periodicità: semestrale

Fondata nel 1987, è la rivista semestrale del CRBC (Centre d'Etudes sur le Brésil Contemporain) della Ecole des Hautes Etueds en Sciences Sociales di Parigi. Sulla rivista vengono pubblicati i lavori realizzati in Francia e in Brasile da gruppi di studiosi del Brasile contemporaneo. Attraverso un approccio antropologico, i Cahiers trattano tematiche di natura politica, giuridica e sociale. Le particolari caratteristiche storiche, antropologiche, sociali ed economiche del Brasile ne faanno un laboratorio nel quale studiare processi in corso anche in molte altre zone del Pianeta e, approfondire il dibattito sulle conseguenze della mondializzazione. I numeri hanno tutti carattere monografico, fra i più interessanti, si segnala il Nº 41/42 (2000-2001), dedicato alla economia brasiliana e la mondializzazione.

Conflitti globali
language: Italian
frequency: six-monthly
publisher: Agenzia X
A Journal edited since 2005 by the Italian Team of Challenge project (The Changing Landscape of European Liberty and Security, FP6 PROGRAMME FP6-CITIZENS-1, Contract number: CIT1-CT-2004-506255). Partly financed by the Challenge research project of the Italian team of the Anthropological Sciences Department of the Genoa University; project directed by Alessandro Dal Lago and coordinated by Salvatore Palidda. Starting with number 3 every issue is distributed as a single volume of the "conflittiglobali" series and is indicated by the title.

Recent issues:
Summary n. 4 internamenti cpt e altri campi. Introduzione; La forma campo - Federico Rahola; Europa, 1938 - Gérard Noiriel; Il linguaggio nei campi - Luca Guzzetti; Modello Guantanamo - Jess Whyte; Balcan cities - Kyong Park; spettri: Giugno 1945. I diari dell'amarezza - Viktor Klemperer; Cinque poesie di guerra - Randall Jarrell; materiali: Fortezze - fotografie di Bruna Orlandi; La guerra ai pirati del XXI secolo - Roberto Ciccarelli;Gli anni di Oslo e la Palestina reclusa - Marco Allegra; Rifugiati, migranti e nomadi - Mauro Van Aken; Contro i confini - Angela Mitropoulos, Brett Neilson; Tra Lampedusa e la Libia - Rutvica Andrijasevic; Ricostruzioni di emergenza - Camillo Boano; Interni domestici - Francesca Scrinzi; Percorsi di liberazione - Emilio Quadrelli
Summary n. 5 Un mondo di controlli (available in july 2007). Presentazione; Palidda, Politiche della paure e declino dell'agire pubblico; Didier Bigo, Al bando. Sicurezza, eccezione e sorveglianza; Roberto Ciccarelli, Foucault e le società dei controlli. Il contributo dei Surveillance studies; La macchina di Guillauté e la nascita della polizia moderna; Eric Heilmann, Sorvegliare (a distaza) e prevenire.Verso una nuova economia della visibilità; Gary T. Marx, Sorveglianza soft. Come cresce la voglia di regalare informazioni personali; Bernard E. Harcourt, Sulla svolta attuariale in criminologia; Lorenza Sebesta, Il controllo militare dello spazio; Aldo Giannuli, Guerra finanziaria e intellegences. Recensioni: Stefano Rodotà, La vita e le regole. Tra diritto e non diritto, Feltrinelli 2006; Nikolas Rose, The Politics of Life Itself. Biomedicine, Power and Subjectivity in the Twenty-First Century; Jef Huysmans, The Politics of Insecurity Security, Migration & Asylum in the EU, Routledge, 2006.

EN The review is devoted to the analysis of local and global conflicts taking into account military conflicts, but also other forms of contemporary conflicts. The review, directed by Alessandro Dal Lago, and aims at considering both the national and the international dimension of conflict and war. Studying new forms of war, together with the new dynamics of social and penal control. A special attention is given to the study of migration and migrations control and to the effects of antiterrorism policies on individual and minority rights.

IT La rivista, diretta da Alessandro Dal Lago, è dedicata all'analisi dei conflitti locali e globali, non solo di carattere militare. Essa intende indagare sia la dimensione internazionale dei conflitti che quella nazionale, intrecciando la ricerca sulle nuove forme di guerra allo studio delle dinamiche del controllo sociale e penale contemporaneo. Particolare attenzione è dedicata allo studio delle migrazioni e del controllo delle migrazioni, oltre che all'analisi degli effetti delle politiche antiterrorismo sulla tutela dei diritti individuali e delle minoranze.

Cooperation and Conflict: Nordic Journal of International Studies
The Official Journal of the Nordic International Studies Association (NISA)
Editor: Iver B. Neumann, Norwegian Institute for International Affairs, Oslo, Norway
"...reflects the vitality and diversity of contemporary Scandinavian international relations research and addresses vital issues in the scholarly search for a better grasp on the complexities of world affairs. Individual members of NISA receive the journal free as part of their membership package".

Cosmopolis. Rivista semestrale di cultura
direttore: Roberto Gatti
lingua: italiana

La rivista nasce con l'obiettivo di riflettere, partendo da diverse sensibilità culturali, intorno ad un ideale regolativo di cosmopolitismo inteso come efficace governo politico democratico dei processi di globalizzazione in grado di poter garantire equità nell'allocazione dei beni e nella garanzia dei diritti individuali e dei popoli, sia a livello nazionale che sovranazionale. Poiché la globalizzazione non investe solo la dimensione politica ed economica, la rivista dedica in ogni numero una parte alle arti visive, alla letteratura, alla musica, alle religioni, cioè a quella sfera delle produzioni intellettuali che sono profondamente coinvolte nelle metamorfosi del "villaggio globale".

Culture et conflits
langue: français
périodicité: trimestrielle
Revue de sociologie politique de l'international publiée par le Centre d'études sur les conflits.
Cultures & Conflits paraît également en langue anglaise, sous la forme d'un numéro annuel distribué par la revue Alternatives à ses abonnés. Cette association entre les deux revues permet à Cultures et Conflits de toucher la communauté internationale non francophone, favorisant ainsi la diffusion de la recherche française sur les questions de sécurité, d'analyse des conflits et de sociologie politique de l'international. Afin d'optimiser la diffusion de la collection des numéros de Cultures & Conflits, nous avons mis au point un CD ROM comprenant l'ensemble des articles et leurs résumés en français de 1991 à 1999.

Depuis 1990, la revue a développé un certain nombre de thèmes cohérents qui ont donné lieu à plusieurs numéros qui se complètent, en croisant les perspectives et les points de vue. Les transformations des formes de violences contemporaines, tant à l'intérieur des Etats que dans un cadre transnational : Nº4 Les réseaux internationaux de violence : transferts d'armes et terrorisme ; Nº5 Violences urbaines : le retour du politique ; Nº6 Emeutes urbaines ; Nº9/10 La violence politique dans les démocraties européennes occidentales ; Nº13/14 Les disparitions ; Nº18 La violence politique des enfants ; Nº24/25 Survivre. Réflexions sur l'action en situation de chaos ; Nº29/30 Un nouveau paradigme de la violence?
Le discours sur les menaces et les constructions discursives de celles-ci : Nº2 Menace du Sud : images et réalités ; Nº3 Mafia, drogue et politique ; Nº 19/20 Troubler et inquiéter : les discours du désordre international ; Nº31/32 Sécurité et immigration.
Les transformations des formes de conflictualité liées, ou non, à la fin de la bipolarité : Nº1 La prolongation des conflits ; Nº8 Les conflits après la bipolarité ; Nº11 Interventions armées et causes humanitaires ; Nº21/22 L'international sans territoire ; Nº36 Rationalités et Relations Internationales.
Les processus de construction des Etats et leurs évolutions : Nº7 Les nationalismes et la construction européenne ; Nº15/16 Etat et communautarisme ; Nº17 Les processus de transition à la démocratie ; Nº28 Interpréter l'Europe.
Les questions d'immigration, en se plaçant alternativement du côté des Etats et des agences en charge de traiter l'immigration, ou du côté de ceux qui migrent, notamment pour des raisons professionnelles. Cette réflexion se prolonge sur la question des frontières et des identités, mais ne limite point à l'aspect purement spatiale de ces dernières. Il s'agit des numéros : Nº23 Circuler, enfermer, éloigner. Zones d'attente et centres de rétention aux frontières des démocraties occidentales ; Nº26/27 Contrôles - frontières - identités. Les enjeux autour de l'immigration et de l'asile ; Nº31/32 Sécurité et immigration ; Nº33/34 Les anonymes de la mondialisation ; Nº35 Quelle place pour le pauvre?

FR La Revue se propose d'analyser les différentes expressions de la conflictualité dans tout son spectre : qu'il s'agisse de la dissuasion, des guerres, des révolutions, de la répression d'Etat ou d'autres formes de violence labelisées comme "terrorisme", "criminalité mafieuse", "guérilla", "émeutes urbaines", "lutte contre les conflits de basse intensité", jusqu'aux formes plus subtiles mais bien réelles de violence symbolique : domination culturelle, effets de discours et de langage.

IT La Rivista su propone di analizzare le diverse espressioni della conflittualità: dalle guerre alla violenza di Stato ad altre forme di violenza come il "terrorismo", la "criminalità mafiosa", le "sommosse urbane", fino alle forme più sottili di violenza simbolica: il dominio culturale, gli effetti del discorso e del linguaggio. Dal 1990, la rivista ha affrontato una serie di temi in diversi numeri monografici.

Daedalus. Journal of the American Academy of Arts and Sciences

DeriveApprodi
direttore: Sandro Mezzadra
collettivo redazionale: Franco Barchiesi, Filippo Del Lucchese, Costanza Margiotta, Maia Pedullà, Simone Ragazzoni
editore: DeriveApprodi, Roma
lingua: italiana

DeriveApprodi è una rivista della sinistra radicale italiana. Nata agli inizi degli anni '80 ha raccolto contributi provenienti dalla tradizione dell'operaismo e del marxismo autonomo. Fra i principali temi affrontanti si trovano le trasformazioni del mondo del lavoro e della produzione, i movimenti di resistenza alla ristrutturazione capitalistica ed agli effetti perversi del neoliberismo, le questioni di genere, la guerra globale. A partire dal numero 22 la rivista ha inaugurato una nuova serie, cercando di porre attenzione ai movimenti di resistenza e di lotta alla globalizzazione neoliberista. I primi tre numeri della nuova serie presentano un'inchiesta entro ed attraverso il "movimento globale", suddivisa in tre sezioni: una dedicata all'Europa (novembre 2002), una al "terzo mondo dopo la fine del terzo mondo" (maggio 2003) e una sugli Stati Uniti e l'Oceania (novembre 2003).

Diritti umani e diritto internazionale

Ethnologia Europaea, Museum Tusculanum Press, semestrale.
La rivista, fondata nel 1969, ha sede presso l'Università di Copenaghen ed è edita a partire dal 1994 dalla Museum Tusculanum Press. Ethnologia Europaea è dedicata a studi di carattere etnologico ed antropologico su aspetti della cultura europea contemporanea che, frequentemente, toccano tematiche rilevanti anche dal punto di vista politologico. Tra i temi affrontati si segnalano in particolare: gli aspetti rituali dell'identità etnica, la costruzione sociale, simbolica e culturale dell'Europa ("Europa: costruzione culturale e realtà" è il titolo del secondo numero del 1999, monografico), le frontiere culturali e il nazionalismo. Questi argomenti sono trattati combinando saggi di carattere teorico e case-studies. Il materiale proviene in buona parte da papers presentati a convegni organizzati dalla stessa rivista. Sul sito della rivista è possibile consultare gli indici degli ultimi quattordici numeri.

Etnografia e ricerca qualitativa
lingua: italiano
periodicità: 3 numeri/anno

La rivista si propone di esprimere e favorire la crescita e il profondo rinnovamento della ricerca etnografica dell'ultimo quindicennio. L'etnografia, intesa come una famiglia di metodi qualitativi basati sul contatto ravvicinato e prolungato del ricercatore con gli attori, le istituzioni e le pratiche che costituiscono il suo oggetto di osservazione, è nata nell'ambito dell'antropologia e della sociologia urbana. Ma oggi si è estesa a molteplici altri settori che vanno dall'educazione al diritto, dallo studio dei media alla storia e alla geografia, dai sistemi informativi all'analisi delle politiche e dei servizi sociali. Incoraggiando il pluralismo degli stili di ricerca e delle tendenze teoriche che si ispirano all'etnografia, la rivista pubblica ricerche sia su temi classici del dibattito sociologico e antropologico sia su temi di attualità, per mostrare come l'approccio etnografico possa favorire intuizioni originali su problemi socialmente e politicamente rilevanti.
Fanno parte del comitato scientifico internazionale: H. Becker, G. Bonazzi, P. Bourgois, A. Coulon, W. Corsaro, B. Czarniawska, A. Duranti, C. Ellis, P. Fabbri, G.A. Fine, J. Gubrium, C. Heath, J. Katz, L. Mondada, M. Pollner, A. Rawls, L. Wacquant, R. Wagner-Pacifici.
Direzione: Pier Paolo Giglioli (direttore responsabile), Alessandro Dal Lago, Giolo Fele, Marco Marzano. Comitato editoriale: B. Cartosio, M. Ciacci, F. Crespi, F. Dovigo, S. Fargion, P. Lalli, S. La Mendola, M. Maneri, V. Matera, G. Navarini, R. Rauty, E. Santoro, A. Trasforini, L. Zappulli, C. Zucchermaglio. Redazione: D. Perrotta (coordinatore), A. Brighenti, A. Cossu, S. Palmisano, F. Rahola, P. Ravaioli, I. Turina.

The European Journal of International Law

European Journal of International Relations
Rivista trimestrale edita dalla SAGE e diretta oggi da Barry Buzan, EJIR si segnala per l'approccio multidisciplinare. In sostanza questa rivista promuove un approccio 'integrato' alle tematiche internazionali, coinvolgendo in un dibattito di ampio respiro politologi e giuristi, storici, filosofi e moralisti. E' dunque quasi inevitabile che la discussione metodologica ed epistemologica trovi ampio spazio nelle pagine di questa rivista. Sul sito della rivista sono consultabili gli indici dei numeri editi dal 2000.

GLOBAL magazine mensile di attualità e politica
Nato il 26 marzo 2003, "Global" è un magazine di attualità e politica che esplicitamente si propone come mensile emerso nell'ambito del movimento dei movimenti. La rivista intende approfondire i principali temi del dibattito sulla globalizzazione, ancorandoli all'attualità politica internazionale. Essa si pone come luogo di riflessione e di incontro fra le pratiche di movimento e le esperienze di pensiero critico, di sperimentazione artistica e culturale.
Il mensile nasce in concomitanza con lo scoppio della guerra anglo-americana all'Iraq e intende inserirsi fra le iniziative di contrasto a questa guerra, come strumento di espressione di una parte di quella nuova opinione pubblica mondiale che il "New York Times" ha recentemente definito "una nuova superpotenza". Il numero uno della rivista è dedicato alla guerra, ai movimenti che vi si oppongono e alle grandi cotraddizioni che ne sono alimentate. Della redazione della rivista fanno parte, fra gli altri, filosofi come Michael Hardt, Toni Negri, Judith Revel, economisti come Christian Marazzi, e portavoce del movimento new global come Luca Casarini e Francesco Caruso. Al primo numero, oltre ai redattori, hanno collaborato, fra gli altri, Danilo Zolo, Richard Falk, Peter Wagner, Gianfranco Bettin, Manuel Vasquez Montalbán. Oltre al tema della guerra, la rivista affronta altri argomenti ad essa connessi: la crisi che si è aperta tra Europa e Stati Uniti sulla guerra irakena; la storia e le ragioni della disobbedienza civile e sociale; la new e old economy nello scenario della guerra; la privatizzazione dei servizi sociali.

Global Jurist offers a forum for scholarly cyber-debate on issues of comparative law, law and economics, international law, law and development, and legal anthropology that is both aware of the changes introduced by globalization and respectful of cultural differences. Its ambition is the development of a truly international community of legal scholars where linguistic and cultural barriers are overcome and legal issues are finally discussed outside of the narrow limits imposed by positivism, parochialism, ethnocentrism, imperialism and chauvinism in the law. Edited by an international board of leading comparative law scholars from all the continents, contributions are welcome from all over the world and particularly encouraged from less developed countries.

Global Society: Journal of Interdisciplinary International Relations
Editor: Jarrod Wiener, Brussels School of International Studies, Belgium
"Global Society covers the new agenda in international relations and encourages innovative approaches to the study of international issues from a range of disciplines. It promotes the analysis of international transactions at multiple levels, and in particular, the way in which these transactions blur the distinction between the sub-national, national and transnational levels. An ever integrating global society raises a number of issues for internationa relations which do not fit comfortably within established 'Paradigms'. Among these are the international consequences of nationalism and struggles for identity, migration, racism, religious fundamentalism, terrorism and criminal activities, famines, genocides, the spread of contagious disease pestilence, and environmental degradation. Similarly, the globalization of normative super-structures, such as of liberal capitalism or of communications, such as the Internet, influences transactions at all levels and challenges state controls, for instance overflows of capital and of information..."

Harvard International Law Journal, Harvard Law School, semestrale.
Edito a partire dal 1959, l'Harvard International Law Journal viene pubblicato a cura degli studenti della Law School, secondo una prassi non rara negli Stati Uniti. Più volte premiata per il suo impegno nella promozione del diritto internazionale, l'autorevolezza di questa rivista è tale che frequentemente suoi articoli sono citati nelle decisioni dei tribunali internazionali e non. Pur essendo dedicata a temi di diritto positivo - se questa definizione è lecita per quanto riguarda l'ordinamento internazionale - questo periodico contiene significativi contributi riguardanti la storia e la teoria del sistema normativo internazionalistico. Da segnalare la ricca sezione dedicata ai commenti ed alle note relative non solo alle decisioni dei tribunali internazionali, ma anche a quelle adottate dalle giurisdizioni nazionali.

HERODOTE, révue de géographie et de géopolitique
editore: La Découverte, Parigi
lingua: francese
periodicità: trimestrale

Fondata nel 1976, è la rivista del GRAG (Centre de Recherche et d'Analyses Géopolitiques) che ha sede presso l'Université de Paris 8 - Saint-Dénis-Vincennes. Alla rivista collaborano anche ricercatori del CNRS e della EHESS (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales). Hérodote si propone di affrontare i problemi di politica internazionale attraverso il metodo dell'analisi geopolitica, che attribuisce particolare importanza ai territori, alle configurazioni spaziali dei diversi fenomeni politici e al radicamento territoriale delle lotte di potere. Per questo, i diversi numeri della rivista sono solitamente consacrati a singoli paesi o aree geografiche. Tutti i numeri della rivista hanno carattere monografico; fra gli ultimi pubblicati si segnlano in particolare i numeri seguenti:
Nº 85: Etats-Unis. Le racisme contre la nation
Nº 86-87: Géopolitique d'une Afrique médiane
Nº 88: Indonésie: l'orient de l'Islam
Nº 90: Méditerranée, nations en conflits
Nº 98: Nation Brésil
Nº 99: Amériques, nations hispaniques

International Organization, Massachusetts Institute of Technology, trimestrale.
Senza dubbio IO si segnala come una delle più interessanti riviste all'interno del pur vasto dibattito internazionalistico. Il suo punto di forza consiste nella capacità di affrontare con un approccio duttile e flessibile, aperto ai contributi di tutti i settori delle scienze sociali, i temi più impegnativi dello scenario internazionale. Non solo problemi connessi alle istituzioni internazionali in senso proprio dunque, al contrario in questa rivista trovano ampio risalto studi relativi alla politica economica ed alla questione della sicurezza internazionale, come alla protezione dell'ambiente. Una particolare attenzione è rivolta al dibattito, più squisitamente teorico e politologico.
Il sito della rivista contiene tra l'altro gli abstracts di tutti gli articoli editi a partire dal 1994

ISPI - Relazioni Internazionali
periodicità: trimestrale
lingua: italiano

Diretta da Franco Bruni, la rivista - house organ dell'ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) - si occupa di divulgare e proporre all'attenzione degli studiosi delle relazioni internazionali i temi di ricerca su problemi politici ed economici regionali e mondiali affrontati dall'Istituto, anche attraverso la pubblicazione di estratti e resoconti dei seminari, delle discussioni e degli interventi - di autori italiani e stranieri - di maggiore rilevanza. Inoltre, la rivista dà ampio spazio all'informazione relativa a workshop, seminari, incontri e lezioni svolte o da svolgersi presso l'ISPI.

Journal of Human Development
editore: Carfax Publishing
lingua: inglese
periodicità: semestrale

Il Journal of Human Development è nato nel gennaio del 2000 per volontà dello Human Development Report Office delle Nazioni Unite. La rivista si rivolge essenzialmente agli addetti ai lavori allo scopo di stimolare la ricerca nel campo dello sviluppo umano. In particolare il Journal of Human Development si propone di analizzare le tendenze sociali ed economiche mondiali attraverso la nozione critica di sviluppo umano. L'utilizzo di tale nozione permette di focalizzare l'attenzione su temi quali la partecipazione, l'equità, la sostenibilità e i diritti umani, invece che sulla crescita economica in quanto tale. Il Journal mira a diventare il punto di riferimento di una nuova "scuola di pensiero" nata attorno all'idea di sviluppo umano. Si segnala in particolare il Nº1 del febbraio 2000, nel quale è pubblicato un testo di Amartya Sen sul bilancio di un decennio di sviluppo umano.

Journal of International Criminal Justice
editore: Oxford University Press
direttore: Antonio Cassese
periodicità: trimestrale
anno di inizio pubblicazione: 2003
lingua: inglese

La rivista si è ritagliata un ruolo del tutto peculiare nel panorama delle riviste di diritto internazionale. La scelta degli editori è stata quella di concentrarsi sul tema specifico della giurisdizione penale internazionale, oggi quanto mai di attualità (se non altro per la recente istituzione della Corte Penale Internazionale), attraverso una prospettiva di analisi non esclusivamente tecnico-giuridica. Il dibattito non è quindi ristretto al confronto fra esperti di diritto internazionale, ma è aperto al contributo di filosofi e storici del diritto, criminologi, esperti di diritto comparato, penalisti. Ne emerge una analisi della giurisdizione penale internazionale in tutta la sua complessità, nella pluralità dei suoi aspetti e delle sue problematiche. Quella giuridica non è che la prima delle questioni teoriche che la giurisdizione penale internazionale solleva, accanto a tematiche filosofiche, di storia del diritto, di criminologia, di diritto penale comparato.
La ricerca non è limitata all'analisi dello status quo della giustizia penale internazionale, ma si estende alle passate esperienze di tribunali internazionali (anche ai casi meno noti e trattati), e all'individuazione di prospettive future. Scopo della rivista è anche quello di 'rivisitare' alcuni classici della dottrina non solo internazionalistica, da Kelsen a Rawls e Dworkin, da Beccaria a Foucault, non solo per riaprire dibattiti teorici, ma anche per ricercare prospettive pratiche nel campo della giurisdizione penale internazionale. Altro scopo interessante e originale è quello di aprire il dibattito alle culture per lo più ignorate dalla dottrina anglosassone dominante in questa materia, dalla Cina alla Russia, ai paesi Arabi.
La scelta di privilegiare un dibattito aperto a contributi ed approcci diversi, ognuno con la propria metodologia di analisi, intorno ad una tema specifico (seppur vasto) quale quello della giustizia penale internazionale, non rappresenta solo una ricchezza per la rivista in termini di prospettive di ricerca. E' un chiaro invito rivolto in primo luogo ai giuristi internazionalisti ma anche a penalisti, filosofi, criminologi, ad uscire dal proprio recinto disciplinare e a confrontarsi con linguaggi, metodologie e tematiche diverse, a riflettere sulla complessità e sulla pluri-dimensionalità di una tema quale quello della giustizia penale internazionale.
Sotto questo aspetto la rivista merita un duplice apprezzamento. In primo luogo per i fondamentali contributi che offre a chi si occupa di giustizia penale internazionale (anche partendo da prospettive e interessi diversi). In secondo luogo per la filosofia sulla quale si fonda: il confronto e il dialogo fra approcci e discipline diverse.

Journal of the History of International Law, Kluwer, quadrimestrale.
Pubblicata dall'olandese Kluwer Law International, già editrice della più nota The Legal History Review, questa rivista nata appena nel 1999 si segnala per un approccio multidisciplinare, e multiculturale, allo studio dell'evoluzione del diritto internazionale. Tali caratteri sono evidenti già nella composizione del comitato di redazione, che annovera al suo interno scienziati e pratici del diritto, studiosi legati alla tradizione giuridica occidentale ma anche autori, come il fondatore dell'Istituto di Diritto Internazionale dell'Università di Pechino Wang Tie-Ya, appartenenti a differenti contesti culturali.
Sul piano dei contenuti la riflessione sugli istituti propri del sistema giuridico internazionalistico viene arricchita da significativi contributi relativi ai grandi nomi della tradizione filosofica giuspolitica: Bodin, Grozio, Hobbes, Kant. Assolutamente non occasionali sono poi i lavori che guardano all' antropologia culturale, come il ponderoso articolo di Onuma Yasuaki relativo all'evoluzione del diritto internazionale letta in chiave comparativistica, apparso sul primo numero dell'anno duemila.
Questa rivista, così come rivendica il direttore Ronald St. J. Macdonald, docente presso l'Università di Toronto e già giudice presso la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, in definitiva vuole aprire nuovi campi di ricerca, evidenziando la pluralità delle culture e sottolineando l'interazione tra questi modelli e lo sviluppo dell'ordinamento internazionale.

Manière de voir
editore: SA Le Monde diplomatique
lingua: francese
periodicità: bimestrale

Rivista bimestrale collegata al mensile Le monde diplomatique, Manière de voir è un luogo di approfondimento delle tematiche trattate da questo mensile. Gli articoli sono generalmente firmati dagli editorialisti di Le monde diplomatique, o da noti sociologi, politologi, filosofi. I temi maggiormete trattati sono quelli connessi alle trasformazioni sociali e politiche determinate dai fenomeni di globalizzazione e dalle politiche economiche neoliberiste. Tutti i numeri hanno carattere monografico. Si segnalano in particolare i numeri seguenti:
Nº 32: Scénarios de la mondialisation
Nº 41: Un autre monde est possible
Nº 43: Les convulsions du monde
Nº 47: La mondialisation contre l'Asie
Nº 52: Penser le XXI siècle
Nº 53: L'Amérique dans les têtes
Nº 55: Atlas 2001 des conflits

Millennium: journal of international studies
Edita dalla London School of Economics and Politics questa rivista quadrimestrale propone numeri monografici relativi a questioni rilevanti tanto per il politologo che per il giurista. Numerosi numeri di questa rivista hanno carattere monografico. Sul sito della rivista è possibile reperire l'indice dei numeri della rivista - a partire dal numero 7 - e gli abstracts degli articoli pubblicati.

Multitudes
editore: Exils
direttore: Yann Moulier Boutang
periodicità: quadrimestrale
anno di inizio pubblicazione: 2000
lingua: francese

La rivista prosegue in parte (sia per i temi trattati, sia per la composizione della redazione) l'importantissima esperienza di Futur antérieur. Di particolare importanza, per i temi della politica globale e del diritto internazionale il numero 3 (novembre 2000), dedicato a "Europe et empire". Partendo dalle riflessioni contenute nei recenti volumi di Michael Hardt e Antonio Negri, Empire e di Luc Boltanski ed Eve Chiapello, Le nouvel esprit du capitalisme gli articoli contenuti in questo numero sviluppano alcune interessanti ed originali riflessioni sui temi della sovranità, della cittadinanza, delle nuove forme della critica e del conflitto sociale nell'epoca della mondializzazione.

Nations and Nationalism, Blackwell Publishers, trimestrale.
Fondata nel 1995, la rivista è diretta da Anthony D. Smith, autore tra l'altro di un noto studio sul ruolo del nazionalismo nella costruzione degli stati europei, ed è l'organo dell'Association for the Study of Ethnicity and Nationalism che ha sede presso la London School of Economics. I contributi ospitati affrontano sia tematiche generali, pertinenti alla teoria politica (ad esempio: il concetto di nazione e la distribuzione dell'appartenenza, la possibilità di una giustificazione normativa del nazionalismo in una prospettiva liberale), sia analisi specifiche calate in contesti storico-geografici ben definiti. Tra le uscite più recenti si segnala un numero monografico (3, 1999) dedicato al tema dei 'popoli eletti', con un articolo, fra gli altri, dello stesso Smith sul ruolo coesivo dei miti di elezione e sulle origini religiose del nazionalismo. Sul sito della rivista è possibile consultare gli abstracts relativi agli articoli degli ultimi due numeri.

New York University Journal of International Law and Politics
Rivista trimestrale edita dalla School of Law della New York University, è dedicata prevalentemente alla riflessione ed all'approfondimento teorico, ma con solidi riferimenti alle questioni più 'tecniche' ed operative connesse all'ordinamento giuridico internazionale. Si segnala la possibilità di reperire sul sito della rivista gli articoli in formato elettronico.

Review of International Studies
Rivista trimestrale edita dalla Cambridge University Press (da non confondersi con quella quasi omonima pubblicata dalla Blackwell), RIS ha una rilevanza particolare nel dibattito anglosassone essendo l'house organ dell'autorevole British International Studies Associations. Fedele all'indirizzo prevalente nella teoria internazionalistica britannica, la rivista si propone di far colloquiare i diversi settori degli studi internazionalistici. Si possono scaricare dal sito della rivista gli indici dei numeri editi a partire dal 1997.

Stanford Journal of International Law, Stanford Law School, semestrale.
Rivista pubblicata dal 1966 a cura della School of Law della Stanford University, ospita articoli di diritto e politica internazionale. Fra i temi trattati negli ultimi numeri, tutti di grande attualità e rilevanza, si possono indicare: i diritti dei cittadini a ottenere informazioni dai loro governi, la regolamentazione internazionale della sperimentazione medica su soggetti umani, il ricorso da parte dei governi a forze militari e di sicurezza private, gli accordi internazionali sul trasporto e lo stoccaggio dei rifiuti tossici, i diritti dei popoli indigeni alla secessione e all'autodeterminazione (in particolare in riferimento al caso dei Kanaks della Nuova Caledonia), l'estensione del concetto di nazionalità nel diritto umanitario internazionale, le prospettive di creazione di un'assemblea legislativa mondiale ad elezione popolare (contributi di Richard Falk e Andrew Strauss), l'obbligatorietà delle norme di diritto internazionale. Autori dei contributi sono sia studiosi di diritto e politica internazionale che membri di istituzioni internazionali.

Scienza e Pace
Rivista elettronica del CISP, il Centro Scienze per la Pace dell'Università di Pisa.

Studi sulla questione criminale (nuova serie di Dei delitti e delle pene)
language: Italian
frequency: quarterly
publisher: Carocci