2006

A. Giddens, Where Now for New Labour?, Polity Press, London 2002, pp. VIII+84, ISBN 0745629911

Anthony Giddens, che negli ultimi anni è divenuto uno dei referenti più presenti nel dibattito pubblico e politico inglese, discute in questo agile testo la possibile agenda del New Labour party tornato al potere. Sottolinea, innanzitutto, la difficoltà del partito ad adattarsi ai cambiamenti del mondo attuale. Questa difficoltà dipende da alcuni fattori come la tendenza del dibattito politico inglese a porsi al di fuori di ogni contesto comparativo con altri paesi; la tendenza a dimenticare il passato; l'incapacità di comprendere che l'esclusione sociale non riguarda solo la povertà, ma anche la mancanza di accesso a opportunità di movimento, lavoro e istruzione. Inoltre, Giddens spiega tale difficoltà parlando di una "tendenza di Groucho Marx" (p. 10) nella politica inglese. Groucho Marx è l'ironico personaggio noto per la sua dichiarazione di non voler appartenere ad alcuna associazione che lo accetterebbe come membro. Trasposta in politica questa tendenza significa, secondo Giddens, l'idea che tutto ciò che si può compiere nella sfera della democrazia 'ortodossa' non può essere meritevole e va quindi ignorato.

Tutte queste attitudini hanno determinato la nascita di una serie di miti pervasivi riguardo la nuova democrazia sociale: Giddens parla di mito dell'incoerenza, di mito della democrazia sociale ortodossa, e di mito della tassazione. Il mito dell'incoerenza riguarda il fatto che molte delle tradizionali prospettive o politiche di sinistra non raggiungono più il loro scopo o sono divenute improduttive, a causa di una serie di evoluzioni socio-politiche. Il mito della democrazia sociale ortodossa consiste nell'idea che non vi è un modello alternativo. Infine, il mito della tassazione costituisce un'importante legittimazione per i critici del New Labour, poiché suggerisce una semplice soluzione per i problemi del paese: aumentare le tasse.

Secondo Giddens, dunque, il New Labour dovrebbe chiarire meglio il suo progetto sul tipo di società da realizzare in Gran Bretagna, dare rilevanza ai problemi ambientali all'interno della sua politica e sviluppare un'interpretazione coerente dell'evoluzione dell'ordine internazionale. Il modello di società buona che il New Labour dovrebbe adottare è quello in cui Stato, economia, società civile e cultura civica sono in equilibrio. Tale modello si ispira alla presenza di alcune caratteristiche fondamentali che Giddens delinea per la società inglese; essa dovrebbe presentarsi maggiormente egalitaria, meritocratica e pluralistica e dovrebbe avere una maggiore coscienza ambientale e un rafforzamento della sfera e del potere pubblico. In quest'ambito un punto cruciale è quello dei servizi pubblici cui il sociologo inglese dedica un capitolo del libro. Una buona condizione dei servizi pubblici della Gran Bretagna non deve semplicemente basarsi su livelli di tassazione più bassi: essa dipende anche dalla capacità di affrontare i problemi organizzativi ed economici. Nel discutere la riforma del settore pubblico, ammonisce il sociologo inglese, non dobbiamo dimenticare di "integrare la politica sociale e economica" (p. 55). L'approccio del New Labour alla riforma dei servizi e delle istituzioni pubbliche dovrebbe evitare ogni ritorno a forme di statismo, incoraggiare le partnership, migliorare le condizioni di lavoro degli impiegati del settore statale, aumentando l'autonomia e continuando la riforma manageriale.

Tutte queste considerazioni vanno poi lette sullo sfondo dei fenomeni della globalizzazione, riguardo cui Giddens non condivide le interpretazioni semplificate di chi è "per" o "contro". Il New Labour ha bisogno di una chiara e articolata posizione anche a questo riguardo. Il problema della povertà nei paesi in via di sviluppo, secondo l'A., non si risolve con la redistribuzione, né separando questi paesi dal contesto dell'economia globale, perché "governi e mercati dovrebbero essere visti come complementari e non alternativi" (p. 75).

In conclusione il New Labour è un "partito che modernizza" (modernizing party), dove modernizzare si riferisce al bisogno di ridisegnare le istituzioni del paese per rispondere ai cambiamenti che stanno trasformando l'economia, la sovranità, la vita culturale e il sistema internazionale. C'è quindi una connessione cruciale tra prosperità economica e società cosmopolita. Se questo è vero, inoltre, il cosmopolitismo non può essere applicato solo a un livello sociale e culturale, ma deve anche permeare la filosofia politica.

Rifuggendo estremismi politici e posizioni ideologiche vuote, Giddens perviene così a una valutazione sul New Labour, fondata sul confronto e l'apertura, elementi necessari a superare l'"insularity" economica e culturale della Gran Bretagna. Ma è opportuno ricordare che l'auspicato cosmopolitismo sociale e politico entro il quale si colloca il pensiero di Giddens non è, nel dibattito teorico contemporaneo, una prospettiva priva di nodi problematici: basti ricordare in proposito, a vario livello, le idee di Samuel Huntington, Michael Walzer e dei sostenitori del realismo politico.

Francesco Giacomantonio