2005

L. Wacquant, Les prisons de la misère, Raisons d'Agir, Paris 1999, trad. it. Parola d'ordine: tolleranza zero, Feltrinelli, Milano 2000, pp. 144, ISBN 88-07-46027-0

Sono ormai molte le pubblicazioni relative alla "globalizzazione" che pongono al centro dell'analisi il tema della sicurezza. In questo volume - il cui titolo originale è Les prisons de la misère - Loïc Wacquant afferma perentoriamente che non è possibile separare l'analisi della politica penale dall'analisi della politica sociale, perché l'attuale fase di espansione dell'intervento punitivo dello stato (sulla scia dello slogan della "tolleranza zero") è da attribuire esclusivamente alla contrazione del suo intervento sociale ed assistenziale. Esistono infatti, secondo l'autore, forti legami organici, "sia ideologici sia pratici, fra il deperimento dello stato sociale e il dispiegarsi del suo braccio penale".

Sulla base di questo assunto, Wacquant analizza la nascita e lo sviluppo della politica della "tolleranza zero" in America, insieme alla sua inequivocabile diffusione in Europa, che si va realizzando grazie a una vera e propria "operazione planetaria di marketing ideologico". Tale politica, definita come "gestione poliziesca e giudiziaria della povertà che crea problemi", avrebbe lo scopo di liberare lo stato e le altre istituzioni pubbliche da ogni responsabilità circa le cause sociali ed economiche dell'insicurezza dei cittadini. Pertanto, l'attuale fase mondiale dominata dal neoliberismo, non sarebbe affatto segnata da una scomparsa dall'intervento statale, ma sarebbe caratterizzata da una riconversione di tale intervento, il cui risultato principale sarebbe la "sostituzione dello stato assistenziale 'maternalista' con uno stato punitivo 'paternalista'". Un passaggio segnato da alcune tendenze di fondo che interessano ormai tutte le società occidentali, e tra le quali spiccano: la crescita esponenziale della popolazione carceraria, la sempre più spinta settorializzazione di tale popolazione (immigrati, disoccupati, ecc.), la crescita correlata delle spese penitenziarie, l'espansione dell'impresa della carcerazione privata, lo sviluppo massiccio di dispositivi panottici. Tendenze che Wacquant analizza puntualmente, confortando il suo discorso con dati e tabelle aggiornati che rendono estremamente utile la lettura del libro.

Per quanto dal suo lavoro emerga l'affermarsi, anche in Europa, di un "nuovo senso comune penale neoliberale" - un riallineamento al ribasso dell'Europa sociale che coincide con un riallineamento al rialzo dell'Europa penale - nelle conclusioni Wacquant pone davanti a un bivio il Vecchio Continente, chiamato a scegliere tra il trattamento penale di quei settori della popolazione che saranno sempre più marginalizzati dalle nuove forme del lavoro e dall'indebolimento della protezione sociale, e l'attribuzione di nuovi diritti di cittadinanza, che favoriscano l'integrazione sociale e permettano di evitare quel circolo vizioso che porta il trattamento carcerario della miseria ad alimentare incessabilmente le condizioni della propria espansione.

Tommaso Greco